Il nuovo catasto? E’ fermo alle commissioni

Le 106 Commissioni censuarie locali (nonostante le nomine completate) e quella centrale (ancora senza nomine) sono ancora in attesa di un decreto finale che non è mai arrivato. E così anche quelle poche funzioni della delega che avrebbero potuto servire ai cittadini sono rimaste lettera morta nell’indifferenza degli esecutivi succedutisi negli ultimi due anni, da quando è entrato in vigore il decreto legislativo 198/2014, che disciplina la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle commissioni censuarie locali e centrale. Il problema è che la scelta di fermare il resto della riforma (con la famosa revisione degli estimi) ha reso quasi inutile anche il primo passaggio. Nella riforma abbandonata le commissioni avevano tra l’altro il compito di validare le funzioni statistiche per il calcolo dei valori patrimoniali delle unità a destinazione ordinaria, mentre non è stato loro attribuito alcun compito di deflazione del contenzioso, che pure la legge delega prevedeva.

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